
Un’agricoltura più sostenibile e diversificata.
Lo hanno chiesto i partecipanti alla camminata del 30 maggio intorno al lago di Caldaro per lo stop all’utilizzo dei pesticidi in agricoltura.
Una cinquantina di persone venute da Val Venosta, Merano, Bolzano, Bassa Atesina e Trento.
Il Trentino-Alto Adige ha la più elevata distribuzione di principi attivi di pesticidi per ettaro in Italia. 45,7 chili, oltre sette volte la media nazionale di sei chili per ettaro.
Un record negativo strettamente legato alle monocolture del melo e della vite.
La presenza su vaste estensioni di un’unica coltura favorisce la diffusione di insetti dannosi e costringe gli agricoltori ad un maggiore utilizzo di pesticidi.
L’uso di questi prodotti può comportare rischi per la salute e per l’ambiente.
Ognuno però, può fare la sua parte: rinunciare a prodotti coltivati con sostanze chimiche e scegliere il biologico. Gli agricoltori dovrebbero essere maggiormente sostenuti e incoraggiati a passare all’agricoltura biologica.
Dopo lo stop causa Covid dell’anno scorso, la manifestazione è alla sua terza edizione. In contemporanea si è svolta anche in altre località italiane, come Verona, Pordenone e a Follina, in provincia di Treviso.
Alcune immagini della giornata:
https://photos.app.goo.gl/Jt9gN2rGJQWQbcL77
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